


Si parla tanto di sicurezza online, di applicazioni che non ci garantiscono la dovuta tutela, di link che, se aperti, rubano i nostri dati e ci bloccano i dispositivi, eppure siamo noi i primi a non tutelarci abbastanza, non mettendo impegno neppure per formulare una password che sia abbastanza complessa da non essere svelata al primo tentativo.
Nel 2016 la parola chiave più utilizzata è ancora la prevedibile “123456”, seguita dalla sequenza più ampia “123456789” e dall’altra inossidabile “qwerty”.
A stilare la classifica delle peggiori password utilizzate dagli internauti è la società Keeper Security.
La società nello specifico ha scoperto che 1,7 milioni di account, cioè il 17% dei 10 milioni violati, oggetto dello studio, usavano come chiave di sicurezza “123456”.
Le combinazioni di caratteri elencate da Keeper nelle prime 25 posizioni della classifica rappresentano il 50% delle password emerse dalle brecce rese pubbliche nel corso dell’anno appena concluso, un anno denso di disfatte mediatiche in termini di sicurezza, con le mega-brecce ai danni di LinkedIn, MySpace, Tumblr e Twitter, AdultFriendFinder e le molteplici offensive inferte a Yahoo.
Password di una semplicità sconcertante, a cui gli esperti assommano anche la faccenda della lunghezza delle stesse: infatti, secondo lo studio la maggior parte non supera le sei cifre. Chiunque si occupi di sicurezza informatica, infatti, consiglia sempre di strutturare password di almeno 10 caratteri, alfanumeriche e possibilmente con alcuni caratteri maiuscoli e speciali.
Un hacker, infatti, che tenti di violare un account non avrebbe altro da fare, con password troppo semplici e uguali su tutti i servizi, che tentare in maniera meccanica le varie combinazioni numeriche per poi arrivare a fare centro.
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